Chiuso il lager di Zintan, oggi
Oggi è un giorno speciale. Il centro di detenzione Zintan è ora vuoto. Tutti i rifugiati sono stati finalmente stati rilasciati.
Dopo quasi 3 anni di abbandono in carcere, sete, fame, malattie (la TBC era una piaga che ha colpito molti) e condizioni drammatiche che hanno ucciso 25 di loro, mancanza di informazioni e privazione di ogni speranza, centinaia di sopravvissuti sono finalmente fuori.
UNHCR si prende il merito di avere messo a disposizione i bus e accenna a una scorta del Department for Combatting Illegal Migration (DCIIM), per portarli fuori da lì. Sostengono di aver dato loro cibo, kit per l’igiene e controlli medici. Gli avrebbero dato anche un contributo economico, che pare ammonti a 21 dinari libici. Individueranno pure quelli che hanno bisogno di urgente supporto psicosociale e troveranno sistemazioni temporanee per alcuni.
Tuttavia, sono ancora in pericolo a Tripoli in condizioni difficili e necessitano di una evacuazione urgente. Rischiano di essere arrestati e nuovamente detenuti in un altro centro, di essere rapiti, derubati, fucilati. Avrebbero dovuto essere evacuati anni fa, hanno bisogno di evacuazione ora. Hanno sofferto e aspettato abbastanza.
Sono stati pubblicati articoli e reportage televisivi, inviate e-mail, sono stati raccolti fondi per queste persone. I rifugiati presenti a Zintan sono stati i primi ad essere registrati con UNHCR e necessitano di urgente priorità evacuazione per la sicurezza fuori dalla Libia. Come tutti i rifugiati in Libia, sono vittime delle nostre politiche criminali.