Niente accordi con la Libia
Niente accordi con la Libia
Abbiamo lottato molto, in questi anni per far conoscere la realtà dei lager libici. Per raccontare le deportazioni, quelle conosciute e quelle segrete. Abbiamo lottato e lotteremo perchè le persone devono sapere. Perchè non possiamo continuare ad essere complici di questo gioco al massacro. Abbiamo fatto parlare le persone rifugiate (ascolta qui la testimonianza di Sophie). Abbiamo stimolato la reazione della “società civile” e della comunità tutta.
E in effetti la gente ha reagito.
Migliaia di persone hanno aderito e si sono resi attivi promotori della nostra campagna social di inizio luglio nella quale, in previsione del voto sulla missione Libia, abbiamo lanciato l’hashtag #NienteAccordiConLaLibia. Per mesi abbiamo chiesto a Enrico Letta che si differenziasse dai suoi predecessori ristabilendo, almeno in questa occasione, un principio semplice; un partito che si dice di sinistra non può accettare di finanziare un’organizzazione criminale per violare i diritti umani.
La rabbia
Tutto questo non è servito. Il 15 luglio scorso il Parlamento ha votato a favore del rifinanziamento della presunta guardia costiera libica. Ha in sostanza appaltato stupri, torture, deportazioni e schiavitù con un solo obiettivo: cercare di trarre consenso elettorale da una narrazione fuorviante sull’immigrazione e il suo controllo. In quel momento avrei voluto vomitare sui tasti del computer e sui social odio contro i parlamentari complici di queste disumanità. Eppure le dita, il pensiero erano bloccati e faticavano a partorire frasi di senso compiuto.
Masticare per cacare rivolta
Allora ho fatto ciò che mi è più congeniale in questa situazione. Ho masticato rime per cacare rivolta.
15 Luglio
Anche mezzogiorno può esser buio
Anche d’estate, il 15luglio
A distinguere destra e sinistra ci vuol fantasia / in questa fogna indistinta di ipocrisia.
Il potere è una bestia laida/giochi di ruolo in una falsa faida
“Non esiste una ragione valida” / grido mortificato in una stasi madida.
“Niente accordi con la Libia”/urla la comunità con rabbia.
“Andiamo a togliere la benda”/ al servo automa che comanda.
Letta ha in bocca sempre Gramsci / ma nel petto il cuore deforme dei fasci.
Il 5stelle dice “Mo’ vi mento!”/ vampiri sensibili solo a ori e argento.
Sono tutti paladini dei valori
e rivestono di pelle umana la loro borsa valori.
Il potere è una bestia laida dell’umanità fa una fede laica.
Ammazzare è un buon compromesso se in ballo c’è poltrona o consenso.
Niente accordi con la Libia/una vita a masticare sabbia.
Plastica sulla schiena sciolta/ma resto ancora qui a cacar rivolta.

(P.S. Grazie a Federica Giglio per l’illustrazione)