status | done |
name | V_Libya 19.01.21 |
date | 2021-01-19 |
patrol_boat | PB P-107 |
prison | |
related_icao | 407637 |
link | https://twitter.com/rgowans/status/1351764962478321666?s=20 |
Il caso di Faith
NOTA: Faith è un nome di fantasia per indicare la vera donna protagonista di questo caso.
Respingimento collettivo avvenuto in acque internazionali (15 miglia da Zuwara) dopo un naufragio con 42 morti. I sopravvissuti sono solo 11, in realtà 10 più Faith, l’unica donna sopravvissuta, che ha pagato i libici per essere liberata e che quindi non è stata contata né dai libici né da Frontex.
Il caso è un respingimento illegale dell’operazione Themis. E’ avvenuto probabilmente dopo intercettazione da parte di un aereo spia di Frontex (Osprey 3) che quel giorno partecipava all’operazione Themis di Governo italiano e Frontex.
Sul caso c’è l’ipotesi di omissione di soccorso da parte dell’operazione Themis e del MRCC Roma: la barca venne probabilmente individuata nelle prime ore del mattino da un assetto aereo Frontex. I libici arrivarono alle 15 UTC, quasi 12 ore dopo, quando ormai 42 persone erano morte. La nave Ocean Viking era vicinissima e ci avrebbe messo al massimo 2 ore ad intervenire, ma NON è stata allertata.
Abbiamo ritrovato 3 respinti sopravvissuti che si trovano ora in Tunisia:
- Faith, che all’epoca era incinta
- il suo bambino non ancora nato e poi nato miracolosamente dopo il naufragio
- RespintoI, marito di Faith e padre del bambino. Si vede bene nelle foto.
e un minorenne respinto deceduto, L.J. (all’epoca 16 enne, fratello di RespintoI). Non è affogato al momento del rovesciamento della barca, è morto per probabile ipotermia molte ore dopo.
La barca era un gommone bianco, partito da Zuwara.
A bordo, secondo i sopravvissuti, c’erano 53 persone provenienti da Sierra Leone, Guinea Bissau, Nigeria, Gambia, Sudan, Liberia, Guinea e Senegal. C’era una sola donna, Faith, incinta di un mese, e nessun bambino.
NON hanno chiamato i soccorsi.
La motovedetta libica intervenuta è la P-107. Lo sbarco è avvenuto a Zuwara.
Attenzione: da non confondere con il caso parallelo Fezzan 658: respingimento del 20 gennaio, seguito da Alarm Phone e fotografato da Colibrì. https://watchthemed.net/index.php/reports/view/1816
IL COINVOLGIMENTO EUROPEO
IL caso è un’operazione Themis. La “Joint Operation Themis è una “sinergia tra ’European Border and Coast Guard Agency (Frontex) e le Autorità italiane con il supporto dei Paesi Membri dell’Unione europea” si legge sul sito del Ministero della Difesa italiano (https://www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/jointoperationtriton/index.html) . I libici NON ne sono partner.
Sul database dell’operazione Themis il caso è presente. E’ il n. 540177/431124. Viene indicato il numero delle persone catturate: 10. Themis non indica mai il numero dei deceduti.
Nota: sul database Themis viene registrato come ”wooden boat” e non “rubber boat”. Ma è un errore frequente. Accade quando Themis scheda il caso a partire dalle foto scattate dagli aerei spia di Frontex. Accade questo: l’impiegato valuta le dimensioni bordo della barca, fotografato dall’alto: se è largo scrive “rubber boat”, perché lo identifica correttamente come il tubolare di un gommone: se è stretto scrive “wooden boat”. Non considera però che i migranti viaggiano a volte seduti a cavalcioni del tubolare del gommone e che in questo caso il tubolare dall’alto non si vede, generando l’errore. Anche l’intelligenza artificiale della piattaforma di “analisi marittima” Windward (https://www.meltingpot.org/2021/02/intelligenza-artificiale-frontex-rafforza-la-sorveglianza-marittima/) utilizzata da Frontex cade nel medesimo errore.
IncidentId | 540177 |
IncidentNumber | 431124 |
IncidentStatus | Accepted |
OperationName | Themis 2020 |
OperationSectorType | SEA |
PrimaryIncidentType | Third Country Action |
EntryExit | Exit |
SAR | No |
DetectionByFrxAsset | No |
InterceptionByFrxAsset | No |
OtherFrontexAssetInvolvement | No |
FrontexInvolvement | No |
ReportingCountry | Italy |
DetectionDate | 2021-01-19T00:00:00 |
InterceptionDate | 2021-01-19T00:00:00 |
CountryOfDeparture | Libya |
DetectionInitiatedBy | Not Applicable |
Disembarkation | Zuwarah |
TransportType | wooden boat |
GroupedOperationName | Themis |
num_total_persons | 10 |
num_would_be_mig | 10 |
L’operazione Themis ha schierato un aereo spia che, pattugliando le acque internazionali, ha probabilmente individuato e fotografato il gommone. Si tratta di Osprey 3, aereo spia di Frontex con codice ICAO 407637.
Tra le 4 e le 9 UTC Osprey 3 ha probabilmente sorvolato la zona di fronte a Zuwara, proprio dove transitava la barca di questo caso. Ecco la sua rotta totale (il circoletto rosso indica Zuwara, porto di partenza del gommone).
I sopravvissuti sono presenti nel database di Jora, una immensa banca dati con cui Frontex scheda tutte le persone che cercano o riescono ad attraversare le frontiere. Si trovano all’interno del file denominato Censored_20210906_PAD_2021_00248_JORA2_persons_2_20160914 file d06c993c386e55388aa5e7b375b41759ed5fe355 e scaricabile al link https://aleph.occrp.org/entities/d06c993c386e55388aa5e7b375b41759ed5fe355.3faa88556e7b852716b34ee37549b4a43f1b2104.
I sopravvissuti sono numerati progressivamente con una Migrant ID e associati tutti al caso, che è IncidentID 540177 – Incident Number 431124. Ma i loro nomi sono censurati.
MigrantId | IncidentId | IncidentNumber |
5117300 | 540177 | 431124 |
5117301 | 540177 | 431124 |
5117302 | 540177 | 431124 |
5117303 | 540177 | 431124 |
5117304 | 540177 | 431124 |
5117305 | 540177 | 431124 |
5117306 | 540177 | 431124 |
5117307 | 540177 | 431124 |
5117308 | 540177 | 431124 |
5117309 | 540177 | 431124 |
Non è possibile capire quali dei 10 siano i nostri respinti. JLProject consiglia di fare accesso agli atti a Frontex con le 10 Migrant ID.
L’omissione di soccorso
La nave Ocean Viking di SOS Mediterranee era vicinissima, al massimo a 20 miglia nautiche dal punto del naufragio. Ma NON è stata chiamata. 20 miglia sono percorribili in massimo 2 ore dalla Ocean Viking, che raggiunge una velocità massima di 13 nodi. I libici sono intervenuti dopo 8-13 ore dall’individuazione della barca.
Non abbiamo le coordinate esatte del naufragio ma i libici hanno dichiarato che è avvenuto a 15 miglia da Zuwara (perciò in acque internazionali). Da Zuwara le barche puntano verso Lampedusa, quindi l’area del naufragio è lo spazio nero.
La Ocean Viking si trovava intorno al punto 1. Il cerchio rosso indica un raggio di 20 miglia dal punto 1, quindi è ipotizzabile che la Ocean Viking si trovasse a circa 20 miglia nautiche dal punto del naufragio.
La velocità della nave Ocean Viking è di massimo 13 nodi. Se avvisata, la Ocean Viking sarebbe potuta intervenire in massimo DUE ORE.
L’aereo spia di Frontex Osprey 3 ha probabilmente individuato la barca tra le 4 e le 9 UTC. I libici sono intervenuti verso le 15 UTC, cioè da 8 a 13 ore dopo la segnalazione. Molte persone sono decedute in quelle ore, compreso il minorenne J.L., fratello di RespintoI.
Nota di JLProject:
questa ricostruzione è migliorabile, se serve.
- Abbiamo richiesto il diario di bordo della Ocean Viking con tutte le coordinate del 19 gennaio in modo da poter stimare con più precisione l’esatta distanza dal luogo del naufragio.
- Nelle fotografie scattate dai libici durante la cattura si vedono ombre. Con l’utilizzo di software è possibile stimare con più precisione l’orario dell’arrivo dei libici sulla scena. Lo stiamo facendo
Cronologia
Notte tra il 18 e il 19 gennaio 2021: un gommone bianco parte da Zuwara. A bordo 53 migranti provenienti da Sierra Leone, Guinea Bissau, Nigeria, Gambia, Sudan, Liberia, Guinea, Senegal. C’è una sola donna (Faith) e nessun bambino. C’è almeno un minore, il sedicenne J.L.
NOTA sull’orario della partenza: la nostra testimone ricorda di essere partita verso le 6 del mattino (4 UTC) ma in genere le barche da Zuwara salpano molto prima, appena fa buio. In ogni caso non è un dato importante.
Ore 00:00 UTC: la nave Ocean Viking di SOS Mediterranee si trova alle coordinate Lat: 33 22,5N Long: 012 40,7E, ovvero in acque internazionali proprio di fronte Zuwara. (Fonte: posizione fornita da SOS Mediterranee)
Ore 2:48 UTC (4:48 libiche): l’aereo spia di Frontex Osprey 3 con codice ICAO 407637decolla come suo solito da Malta per una missione in SAR libica e punta direttamente su Zuwara. (Fonte: https://globe.adsbexchange.com/?icao=407637&lat=35.842&lon=14.520&zoom=13.1&showTrace=2021-01-19&trackLabels)
Ore 03:16 UTC l’aereo spia di Frontex Osprey 3 con codice ICAO 407637 Arriva in SAR libica e spegne il transponder.
Ore 6:09 UTC: Alba.
Ore 8 UTC circa: il gommone bianco ha dei problemi, l’acqua entra. Dopo poco si rovescia e le persone cadono in acqua. Nessuno riesce a telefonare ai soccorsi.
Durante l’affondamento poche persone affogano, la maggior parte riescono a nuotare e ad aggrapparsi al relitto del gommone.
Faith, RespintoI e il giovane J.L. sopravvivono al rovesciamento.
Ore 09:26 UTC l’aereo spia di Frontex Osprey 3 con codice ICAO 407637 riaccende il transponder. Sta tornando da Zuwara verso nord. (Fonte: https://globe.adsbexchange.com/?icao=407637&lat=34.940&lon=15.001&zoom=8.4&showTrace=2021-01-19&leg=2&trackLabels)
Ore dopo il rovesciamento: i sopravvissuti, ad uno ad uno, muoiono, probabilmente per ipotermia, data l’acqua gelida (siamo in gennaio).
Il giovane J.L. è ancora vivo. Parla con la cognata Faith e le infonde coraggio. (Testimonianza di Faith: “my husband brother he die after some hours he was taking to me tell me to be strong”).
Altre ore dopo: il minorenne J.L. muore, probabilmente il suo cuore si ferma a causa dell’ipotermia.
Ore 15 UTC circa: Arriva la motovedetta libica P-107. La situazione che trova è la seguente: il gommone è in pezzi, 11 persone – 10 uomini e una donna – sono ancora a galla. Altre 42 sono affogate.
Il luogo della cattura si trova in acque internazionali. Per stessa ammissione dei libici è a 15 miglia da Zuwara, quindi 3 miglia fuori le acque territoriali libiche.
La motovedetta libica P-107 prende a bordo i 10 sopravvissuti e la sopravvissuta.
Le persone vengono fatte salire a bordo e la motovedetta fa rotta per la Libia.
Ore 16 UTC circa: la motovedetta P-107 arriva nel porto di Zuwara e sbarca i sopravvissuti.
Il marito di Faith paga ai miliziani libici il riscatto per la moglie. Non ha abbastanza soldi per pagare la libertà per entrambi, così sceglie di salvare la moglie.
Al porto di Zuwara c’è IOM. La trattativa avviene praticamente sotto gli occhi degli impiegati.
I libici non registrano Faith nell’elenco dei sopravvissuti.
Ore 16:26: Tramonto.
Ore 18:15 la Ocean Viking si trova ancora in zona. Si ferma nella posizione 33°23.3’N 012°35.8’E e lancia due RHIB per esercitazioni sulle procedure di salvataggio.
Successivamente i 10 sopravvissuti maschi vengono deportati nei campi di concentramento migranti.
Tutto il materiale sul caso
Il naufragio è riportato dai libici, che lo schedano come operazione 19.01.21. Il portavoce dei libici, Rgowans, a partire dalla prima mattina del giorno successivo pubblica un lungo thread su Twitter, corredato da foto originali, al link https://x.com/rgowans/status/1351764962478321666?s=20
Tra i media allegati ci sono 8 fotografie e un video.
Indichiamo le fotografie con numeri da 1 a 8.
Il video dura 29 secondi ed è visionabile qui: https://x.com/rgowans/status/1351933647365005313?s=20.
Si tratta dell’intervista ad uno dei sopravvissuti, che sostiene di chiamarsi Musa.
Anche IOM – che era al porto – parla del naufragio con un tweet al link https://twitter.com/IOM_Libya/status/1351893373804830722?s=20
E con un articolo al link https://www.iom.int/news/iom-unhcr-shipwreck-libya-claims-over-40-lives
e https://mena.iom.int/news/iom-unhcr-shipwreck-libya-claims-over-40-lives
Il secondo articolo è corredato da una foto originale ma con i volti oscurati. La foto viene ripresa da tutto l’ONU, ma sempre oscurata https://x.com/UNGeneva/status/1351899032847839233?s=20
C’è un comunicato di UNHCR qui https://www.facebook.com/UNHCRTripoli/photos/1187802134950749 e un secondo qui https://www.facebook.com/UNHCRTripoli/photos/1187744241623205 ma le foto non sono originali, sono d’archivio.
UNHCR scrive: “L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni hanno espresso il loro profondo dolore per il tragico incidente in cui un’imbarcazione è affondata ieri (19/01) al largo delle coste libiche.” E poi “L’imbarcazione, salpata nelle prime ore di martedì dalla città di Zawiya, si sarebbe capovolta a causa delle cattive condizioni del mare quando il suo motore si era spento, poche ore dopo la partenza.I sopravvissuti, la maggior parte dei quali provenivano dalla Costa d’Avorio, dalla Nigeria, dal Ghana e dal Gambia, hanno riferito che coloro che sono morti erano tutti uomini provenienti dai paesi dell’Africa occidentale.Il personale dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni e del partner dell’UNHCR, l’International Rescue Committee, ha fornito loro assistenza urgente, compresi cibo, acqua e controlli medici, prima di rilasciarli dal porto.”
Nota di JLP: A parte l’errore del porto di partenza (era Zuwara, non Zawiya), e l’assenza di Faith, il comunicato è corretto.
Del caso parla anche Alarm Phone qui https://x.com/alarm_phone/status/1351844843719430144?s=20
Riferisce il caso anche Sergio Scandura, che riporta il numero giusto dei sopravvissuti.
Il caso è riportato anche nel report di gennaio 2021 di Melting Pot https://www.meltingpot.org/2021/02/mediterraneo-centrale-report-gennaio-2021/
Il 19 gennaio, Alarm Phone riceve una segnalazione da un gruppo di persone in difficoltà su un gommone che imbarcava acqua e partito da Zuwara, Libia. La barca, con 53 persone a bordo, si capovolgerà. 10 naufraghi si salveranno mentre gli altri 43 risulteranno dispersi. Abdul Wahab, sudanese, è una delle 43 vittime. Cercava di fuggire dall’inferno libico per ricongiungersi alla sua famiglia, residente in Inghilterra. Un’altra delle vittime identificate è il giovane Souleymane. Proveniva dalla Guinea ed aveva solo 18 anni. In Libia ha vissuto gli ultimi 3 anni della sua amara esistenza ed era al suo quarto tentativo di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa. A marzo, Souleymane aveva raccontato, con evidente sofferenza, a Info Migrants la sua storia, descrivendo le condizioni di vita in Libia, la detenzione, le torture e gli abusi subiti nei lager di Tajourah e Zuwara. All’alba di martedì 19 gennaio, Souleymane è salito su una piccola imbarcazione, per provare ancora una volta a raggiungere l’Europa. Poche ore dopo la partenza, il mare grosso ha capovolto la barca. Souleymane è caduto in acqua, non sapeva nuotare. Il suo amico Moussa, sopravvissuto e a bordo con lui, lo ha riportato su ma, poco dopo, una seconda onda l’ha nuovamente colpito. Souleymane si è aggrappato a una delle boe sul bordo del gommone e ha detto: “Sono stanco, non riesco più a resistere“. Furono le sue ultime parole. Pochi secondi dopo, il suo corpo è scivolato in acqua per non tornare più in superficie.
Nota di JLProject: Pensiamo che ci sia un errore nel precedente comunicato. Non ci risulta che sia stata chiamata Alarm Phone dal gommone bianco. Probabilmente Melting Pot si confonde con il caso parallelo.
La presenza in zona della Ocean Viking
Dal 17 al 20 gennaio la Ocean Viking si trovava proprio nella zona del naufragio, in acque internazionali davanti Zuwara. In quei giorni non si è mai allontanata dall’area. Abbiamo prova di alcune sue posizioni:
Data e ora | Posizione | Fonte |
18 gennaio alle 20 UTC | Pattugliava la zona di fronte a Zuwara | |
19 gennaio ore 00:00 | Lat: 33 22,5N Long: 012 40,7E | Posizione fornita da SOS Mediterranee |
19 gennaio alle 18:15 | coordinate 33°23.3’N 012°35.8’E |
La blogger Francesca Totolo, del Primato Nazionale, accusa la Ocean Viking di non aver salvato le persone.
https://twitter.com/francescatotolo/status/1351807771646316544?s=20
https://twitter.com/francescatotolo/status/1351815664118456321?s=20
https://twitter.com/francescatotolo/status/1351865739762917379?s=20
Cronologia completa dei movimenti della Ocean Viking
Dopo 5 mesi di blocco, la Ocean Viking il 18 gennaio è in missione in SAR libica.
– 18 gennaio ore 20:06 ITC: la Ocean Viking viene tracciata di fronte a Zuwara da Francesca Totolo del Primato Nazionale, che posta lo screenshot il giorno dopo. https://x.com/francescatotolo/status/1351436677714206721?s=20
Il 19 gennaio alle ore 00:00 UTC: Ocean Viking era a Lat: 33 22,5N Long: 012 40,7E (Fonte: Posizione fornita da SOS Mediterranee)
- Il 19 gennaio alle 07: 21 UTC (08:21 CET): Ocean Viking risponde ad un alert via mail di Alarm Phone e cambia rotta verso la posizione indicata da AP. Ma non arriva in tempo. Fonte https://watchthemed.net/index.php/reports/view/1816
- Il 19 gennaio ore 17:57 UTC (18:57 italiane): la Totolo traccia ancora la Ocean Viking. https://x.com/francescatotolo/status/1351590947088445447?s=20
- Il 19 gennaio verso le 20:20 UTC (21:20 italiane) la Ocean Viking fa un salvataggio.
- 19 gennaio ore 21:22 UTC (22:22 italiane): la Totolo lamenta che in zona è presente la Ocean Viking e la traccia. Link: https://x.com/francescatotolo/status/1351641394813808640?s=20
Questo caso ha ulteriori prove e documenti che possono essere richiesti a JLProject dagli avvocati interessati.
- V_Libya 19.01.21 file list: