status | Investigation Concluded |
name | V_SAR Op 10.01.20 A |
date | 2020-01-10 |
patrol_boat | |
prison | Osama Alcica (Zawiya) |
related_icao | |
link | https://twitter.com/rgowans/status/1217860459287674881 |
RIASSUNTO DEL CASO
Respingimento con 4 vittime – riconoscibili nelle foto – che abbiamo rintracciato, in Libia, Algeria e in Niger.
Due aerei di Frontex, Osprey 1 e Osprey 3, che sorvolavano la zona, potrebbero aver individuato il gommone e chiamato le autorità libiche. Le vittime del respingimento hanno testimoniato – tutte – che sono state sorvolate per ore, dalla notte fino al pomeriggio successivo. L’aereo è andato via soltanto quando le autorità libiche li hanno catturati.
Il gommone è stato catturato nel pomeriggio del 10 gennaio. I migranti NON hanno chiamato i soccorsi durante la navigazione.
Lo sbarco è stato a Tripoli di notte. Non sappiamo il numero della motovedetta (forse è la Sabratha).

IL CASO
421 persone catturate (inclusi donne e bambini). Erano su 4 differenti barche. Lo sbarco è avvenuto a Tripoli di notte, probabilmente alla presenza di IOM.
Delle 4 imbarcazioni sappiamo che quella di M. era un gommone grigio.
Le autorità libiche parlano su Twitter del caso (https://twitter.com/rgowans/status/1217860459287674881)

Il caso è presente anche in una foto riassuntiva (https://twitter.com/rgowans/status/1217860914923307008/photo/1)

CRONOLOGIA
Ore 18-19 UTC (20-21 libiche) del 9 gennaio: un gommone grigio con righe bianche salpa da Garabulli. A bordo 109 persone, tra cui 4/6 donne e 2 bambini.
Ore 20:30 circa UTC: Osprey3, aereo spia di Frontex, decolla da Malta per una missione di pattugliamento in SAR libica.
Ore 00:00 UTC (02:00 CAT) . Nella notte arriva un aereo. Le vittime raccontano che ha iniziato a seguirli, andando e tornando, fino al giorno dopo, quando le autorità libiche li hanno catturati.
Ore 02:35 UTC (03:35 CET) del 10 gennaio: Osprey3, aereo spia di Frontex, torna a Malta dopo essere stato registrato alle 22.03 UTC nell’area di fronte alla costa di Garabulli. Ha volato per 6 ore pattugliando l’area marina davanti Garabulli. Osprey 3 potrebbe aver individuato il gommone.

Ore 09:42 UTC (10:42 CET) del 10 gennaio: anche Osprey1, aereo spia di Frontex, sta pattugliando l’area marina davanti Garabulli. Scandura lo segnala in questo tweet:
https://twitter.com/scandura/status/1215728743332880386/photo/1.

Poi aggiunge uno screenshot zoommando sulla rotta in SAR libica:

Anche Osprey1 potrebbe aver individuato il gommone, ma il tracciato è parziale e non sappiamo dove è andato dopo.
I migranti non hanno chiamato i soccorsi durante la navigazione (M. dice di non ricordare se qualcuno ha provato a chiamare i soccorsi, ma racconta che il telefono era nelle mani del conducente e lui era molto distante). Altri due erano ancora più avanti. Ma H. era seduto dietro – si vede nella foto – e sostiene che nessuno di loro ha telefonato ai soccorsi)
Ore 14:30-16.00 UTC (16:30-18:00 libiche) del 10 gennaio: i migranti sul gommone grigio vengono catturati da una motovedetta libica.
Abbiamo una foto del momento. Proviene dall’account twitter della marina libica ed è tra le 4 foto che illustrano una cattura di massa effettuata il giorno 10 gennaio 2020. Il link è questo: https://twitter.com/rgowans/status/1217860459287674881

Le autorità libiche scrivono: 10.01.20 – Libyan Coast Guard on a single day rescued in 4 sep. #SAR Ops 421 #migrants incl. women & children. All disembarked safely @ Tripoli.
4 delle nostre vittime si riconoscono nella stessa foto.
M. spiega che i soccorsi consistono nel “lancio di una corda”: le autorità libiche dalla loro motovedetta non si muovono, lanciano una corda e su questa corda i “migranti” si devono arrampicare per riuscire a salire a bordo. A loro è stata lanciata una corda e tra di loro c’è stato un litigio, erano spaventati e non volevano tornare indietro.
Due delle vittime raccontano che le autorità libiche hanno colpito i migranti con una pala. “We were attacked by a weapon from digging the Libyan coast, and 3 people fell from us, 2 to their death and 1 to survive”. Riferiscono che tre persone sono cadute in mare, due sono morte e una è sopravvissuta.
Durante la cattura, sopra di loro volava ancora un aereo.
Quando sono stati raggiunti dalla guardia costiera, sulla motovedetta erano già presenti altre persone? Secondo M. no (altre sono salite dopo). Secondo GLI ALTRI 3 sì (sono salite sia prima che dopo di loro). Tutti sono concordi nel ricordare che dopo la loro cattura la motovedetta ha effettuato altri respingimenti (1 o 2) e catturato altre persone.
Ore 18:54 UTC (19:54 CET): l’aereo spia di Frontex Osprey1 torna a Lampedusa dopo una missione di sorvolo SAR libica. Potrebbe essere Osprey1 l’aereo che i rifugiati hanno visto sorvolarli durante la cattura.

Ore 19:30-23:59 UTC (orario impreciso, comunque era notte e dopo le 21:30 libiche): sbarco della motovedetta al porto di Tripoli.
Al porto hanno trovato un gruppo di giovani che li ha medicati e gli ha dato dei cerotti, “i Proselytes Jackets Charities”. Appena questa organizzazione che li ha medicati è andata via sono arrivate le macchine delle milizie libiche. Vedendo queste macchine arrivare, e avendo capito di chi si trattava, in molti hanno tentato la fuga. Ognuno di loro ha cercato una via di fuga diversa, volevano uscire dal porto e cercare riparo. Le milizie hanno iniziato ad inseguirli aprendo il fuoco, alcuni sono stati feriti.
H. – una delle nostre vittime – è stato ferito ad un piede. Sono stati nuovamente catturati e, dopo circa un’ora da questo evento, riuniti tutti in un posto per poi essere portati in prigione. Sono stati deportati nella prigione di Osama Alcica (Zawiya). Lì sono stati picchiati e sono rimasti per giorni senza acqua e cibo. Quando chiedevano dell’acqua venivano picchiati e gli veniva data dell’acqua salata.
CONTESTO DI QUEI GIORNI
(fonte primaria ALARM PHONE):
circa 700 delle persone che hanno contattato Alarm Phone sono state intercettate dalle cosiddette guardie costiere libiche e respinte in Libia. Abbiamo anche appreso di un naufragio: secondo le autorità libiche le 65 persone a bordo sono sopravvissute ma non possiamo verificare se sia vero.
- 10 gennaio AP perde contatto con barca di legno con 70 persone circa Tweet da @alarm_phone
- 10 gennaio AP perde contatto con altra barca partita da Zawiya con 65-70 persone Tweet da @alarm_phone
- 11 gennaio C’è stato un respingimento per mano di privati. #SAR Op 11.01.20 B. Un mercantile ha riportato dei migranti in Libia illegalmente. All’arrivo a #Tripoli, i 64 #migranti si sono rifiutati di sbarcare. Secondo le testimonianze, le autorità libiche hanno sparato a un migrante e gettato il corpo in mare Tweet da @alarm_phone
ONG nell’area:
– 9 gennaio alle 02:44 CET SEAWATCH3 ha fatto un salvataggio a 24 miglia nord di Sabrata (fonte Scandura). Dopo è tornata o rimasta in zona?
“la Sea Watch 3 aveva documentato il respingimento, da parte della Guardia costiera libica, di circa 150 persone che si trovavano a bordo di due gommoni” (ma in che giorno?).
– 10 gen 2020 alle 7:53 PM OPEN ARMS ha appena salvato altre 74 persone in fuga dall’inferno libico, in acque internazionali a ovest di Tripoli, che ora si aggiungono ad altri 44 naufraghi a bordo della ONG catalana (fonte: Scandura).
LE VITTIME
Nome: ***
Cognome: ***
Data di nascita: ***
Telefono: ***
Url: ***
E-mail: ***
Documento: ha la foto di un cedolino di richiesta asilo – Case Num: xxx xxx xxx
Ultima località conosciuta: attualmente in ***, nel campo di ***
Note: si riconosce in una foto del respingimento

Nome: ***
Cognome: ***
Data di nascita: ***
Telefono: ***
Url: ***
E-mail: ***
Documento:
non ha più nulla di cartaceo – UNHCR xxx xx xxx xx
Ultima località conosciuta: ***
Note: Dopo il respingimento ha trascorso circa quattro mesi in prigione. Ha subito diversi tipi di violenze fin quando non è riuscito a pagare per essere liberato.
Un giorno è stato portato a pulire dei magazzini nel quartier generale della milizia libica (sotto la minaccia di armi), ha pulito in questo posto per circa tre settimane. Dopo tre settimane è riuscito a scappare dal quartier generale delle milizie, ovviamente hanno provato a fermarlo con colpi d’arma da fuoco ma non ci sono riusciti.
A. racconta di aver provato a cercare aiuto tra varie organizzazioni, ma è stato ignorato e trattato male, questo l’ha portato ad essere diffidente verso tutte le organizzazioni.

Nome: ***
Cognome: ***
Data di nascita: ***
Telefono: ***
Url: ***
E-mail: ***
Documento: UNHCR xxx xx xxx xx
Ultima località conosciuta: Libia
Note: ***

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Cognome: ***
Data di nascita: ***
Telefono: ***
Url: ***
E-mail: ***
Documento: UNHCR xxx xx xxx xx
Ultima località conosciuta: Libia
Note: H. ha lasciato il suo paese per ragioni di sicurezza, a causa di suo padre. Suo fratello più grande è morto, sua madre si trova in prigione e la sua sorellina più piccola risulta dispersa. Adesso si trova ancora a ***, ma non sa cosa fare e ha molta paura perché non ha alcuna protezione. Ha raccontato tutti i suoi problemi alla commissione ma senza risultato. Racconta che nonostante tutto vorrebbe rifare nuovamente il viaggio ma non ha abbastanza soldi, gli piacerebbe poter tornare al suo paese, ma sa che lì la sua vita è in pericolo.
