I promotori
Il JLProject è un collettivo che realizza indagini forensi per aiutare legalmente le persone catturate in mare e respinte in Libia.
Open Rights
Open Rights è un ETS nato nel 2024 per promuovere i diritti umani attraverso progetti di ricerca, documentazione e advocacy
Il progetto
JLProject e Sciabaca & Oruka (ASGI) da anni stanno portando in tribunale tanti casi di persone illegalmente catturate in mare e respinte nei lager libici. Hanno già rintracciato oltre 600 persone respinte, hanno indagato sui loro casi, li hanno portati in tribunale e hanno già VINTO le prime cause1.
Ma si può fare di più. Si può attaccare TUTTO il sistema illegale dei respingimenti in Libia. Si possono fare centinaia, se non migliaia, di ricorsi in tribunale per chiedere un risarcimento economico per le vittime e di concedere loro di recarsi nel paese che li ha respinti per ottenere l’asilo politico che era (quando sono state illecitamente catturate in mare) ed è ancora oggi (in quanto vittime di un respingimento legale) un loro diritto.
Cosa serve? Più persone. Più avvocati, più respinti identificati, più investigatori in grado di reperire materiale probatorio. Così il JLProject, assieme a Sciabaca & Oruka (ASGI) e all’associazione Open Rights realizzerà una banca dati dei respingimenti in Libia.
La banca dati JLP dei respingimenti in Libia è un grande calendario online con circa 800 respingimenti in Libia avvenuti negli ultimi 4 anni che hanno portato alla deportazione nei lager libici di almeno 105.000 uomini, donne , bambine e bambini.
Il JLProject ha già questo database ma per portare questi casi in tribunale occorre indagare caso per caso: trovare le prove dell’illegalità del respingimento, rintracciare i respinti, ricostruire gli eventi. Un lavoro che JLProject sa fare e può fare.
In 6 mesi può indagare su 800 respingimenti con uno staff di 7 investigatori e 2 tecnici che lavoreranno a tempo pieno.
Ogni caso conterrà tutte le prove della complicità di Stati europei e/o di Frontex nel respingimento: la ricostruzione cronologica, il materiale fotografico, le tracce aeree, le informazione interne di Frontex sulla joint operation Themis ecc.
Un esempio di ricostruzione caso
Tutto ciò sarà a disposizione dei team legali di tutto il mondo per fare causa ai governi europei che hanno partecipato a questi reati.
Il sito sarà in lingua inglese, il materiale sarà scaricabile in due lingue: inglese e italiano (perché la maggior parte delle cause andranno intentate contro il governo italiano).
Il JLProject
Sciabaca & Oruka (ASGI) e JLProject hanno recentemente vinto la prima causa di risarcimento contro il governo italiano intentata da 5 persone illegalmente respinte in Libia nel caso Asso Ventinove.
Il JLProject è un collettivo attualmente formato da 50 attivisti che fa indagini forensi pro bono. Ha già trovato le prove per portare in tribunale altri 16 casi di respingimento e sta facendo indagini su ulteriori 90 casi con respinti rintracciati. Più di 600 persone respinte in Libia si sono finora rivolte a JLProject chiedendo aiuto per far valere i propri diritti.
Per ogni caso JLProject trova prove su:
- l’illegalità del respingimento (NB Un respingimento è illegale quando avvenuto in acque internazionali o europee e compiuto o coordinato da un governo europeo, le cui leggi vietano i respingimenti).
- la presenza nel caso di una o più persone respinte.
Per assistere tutti i respinti serviranno centinaia di avvocati.
Le finalità del progetto
- Fornire prove agli avvocati delle persone respinte per fare migliaia di azioni legali contro il sistema illegale di catture in mare e respingimenti nei lager libici.
- Consegnare alla Storia la memoria di questi reati. II progetto vuole anche documentare storicamente il gigantesco sistema illegale di catture in mare e deportazione nei lager libici di uomini, donne e bambini, scelti su base razziale, che l’Europa – Italia in primis – sta gestendo e finanziando da anni nella piena impunità. Sarà utile negli decenni a venire.
- Acquisire nuove prove e testimonianze. Le stesse persone respinte potranno riconoscere il respingimento da loro subito e mettersi in contatto con chi può aiutarle a far valere i loro diritti. Le ONG potranno inviare nuove prove.
La banca dati
La maggior parte delle prove sui casi sarà accessibile a tutti. Saranno invece non visibili le informazioni sulle persone respinte.
Il portale sarà in 2 lingue: inglese e italiano (necessario perché la maggior parte delle cause verranno intentate contro il governo italiano).
Una volta realizzato, il portale verrà aggiornato in tempo reale e tutti gli utenti, soprattutto le ONG in mare, avranno la possibilità di contribuire.
Ogni caso di respingimento conterrà:
- Indicazioni sulla perseguibilità del caso
- Ricostruzione cronologica degli eventi
- La documentazione fotografica, presente sugli account social delle agenzie ONU, dei guardiacoste libici ecc.
- Tracciati di tutti gli aerei che hanno sorvolato la zona con particolare attenzione agli aerei spia di Frontex
- I dati delle operazioni di Frontex, soprattutto la Joint Operation Themis
- Messaggi INMARSAT
- Testimonianze dei respinti o di altri osservatori (per esempio le ONG in mare).
- Tutte le informazioni utili. Comprese le dichiarazioni di membri dei governi che possono essere utilizzate in tribunale.
Budget, tempo di realizzazione, personale necessario
Il budget per le indagini su un singolo respingimento è di circa 80 euro.
Questo budget include il lavoro di un investigatore JLProject che si occupa di reperire le prove, classificarle e scrivere il dossier del caso e il lavoro del tecnico che provvede a caricarle sul portale. Mediamente impieghiamo 8 ore (una giornata lavorativa). Include anche una parte delle spese fisse del sito (server, tools di investigazione ecc.).
Ogni persona o associazione può aiutarci a realizzare le indagini su uno o più respingimenti aderendo al nostro crowdfunding.
L’utilizzo del portale
Questa massa di informazioni che abbiamo citato è già pubblica. Ma nessuno ha finora catalogato e aggregato le informazioni rendendole facilmente accessibili. Noi lo facciamo.
Una persona respinta potrà agevolmente trovare il suo caso e chiederci aiuto. Potrà anche aiutarci a trovare altre persone che erano con lui. JLProject, con il solo passaparola, ha già trovato 600 persone respinte. Dopo la messa online del portale prevede di trovarne almeno 6000.
L’avvocato di una persona respinta potrà facilmente scaricare tutte le prove della sezione pubblica, chiederci quelle della sezione riservata, ricevere aiuto per provare che la persona assistita si trovava sulla scena, comunicare con altri avvocati che già seguono il caso o che hanno già fatto causa per un caso simile.
Un ricercatore potrà studiare il sistema dei respingimenti in Libia in tutti i suoi aspetti. Potrà ad esempio visualizzare i soli respingimenti operati da una specifica nave cargo o motovedetta, oppure monitorare quali milizie libiche sono più attive in un dato mese e quali lager libici vengono più utilizzati per le deportazioni dal mare. Potenzialità infinite.
- Ad esempio hanno vinto in primo grado:
– A giugno 2024 la causa di risarcimento contro il governo italiano intentata da 5 persone illegalmente respinte in Libia nel caso Asso Ventinove. Il tribunale ha riconosciuto un risarcimento di 15 mila euro a testa.
– A settembre 2024 il ricorso intentato da un respinto che si trova ancora in Libia. Il giudice ha condannato l’Italia a concedere immediatamente un visto per far entrare il rifugiato in Italia. ↩︎