| status | Known Victims |
| name | 20180821_A_lib |
| date | 2018-08-21 |
| patrol_boat | Ras el Jadir 648 |
| prison | Tarek al Matar |
| related_icao | |
| link | https://twitter.com/rgowans/status/1032307335446884352 |
20180821_A_lib – Ras Jadir 648
21 agosto 2018
Il 20 agosto, alle ore 23.00 UTC, un gommone con 138 persone, tra cui 14 donne e 13 bambini, salpò da Al Zawiya.
Dopo circa 17 ore di navigazione, il gommone era in avaria; dall’imbarcazione vennero effettuate delle chiamate di soccorso. I migranti avvistarono delle navi nelle vicinanze che non prestarono mai soccorso.
Alle ore 16.00 UTC avvenne la cattura del gommone per mezzo della motovedetta libica Ras Jadir 648.
Alle ore 22.00 UTC avvenne lo sbarco nella base navale di Tripoli; successivamente i migranti vennero trasferiti nella prigione di Tarek al Matar.
Questo caso è un caso Themis n°255353, vede il coinvolgimento dello stato italiano (reporting country: Italy)
Chiamata di richiesta aiuto effettuata in lingua italiana: dopo circa 17 ore di navigazione, il gommone presenta dei problemi. I profughi digitano uno dei numeri scritti su un foglio che avevano ricevuto poco prima della partenza dal porto; effettuano così una chiamata di soccorso alla quale risponde una persona in lingua italiana.
- JLp ipotizza che i migranti abbiano chiamato la guardia costiera italiana, in quanto il gommone si stava dirigendo verso Lampedusa: la chiamata avvenne integralmente in lingua italiana;
- JLp ipotizza il coinvolgimento dell’Italia o per mezzo della MRCC di Roma (chiamata in italiano) e/o mediante coordinamento da Tripoli, infatti in quel momento, nella capitale libica era presente la nave Gorgona, inviata per la missione MARE SICURO;
Sei respinti di cui uno riconoscibile (S.), gli altri si riconoscono ma non riusciamo a identificarli chiaramente.
Operazione Themis: n°caso 255353/255353
Analizzando il report di Frontex il caso è stato registrato in data 22 agosto 2018, con ID:255353, da un operatore con base in Italia (Reporting country: Italy);
Frontex inserisce delle coordinate:
latitudine della cattura : 33,616666666666700 longitudine della cattura: 12,700000000000000 latitudine dell’avvistamento: 33,566666666666700 longitudine dell’avvistamento: 12,700000000000000 |
Le coordinate dell’avvistamento e della cattura sono quasi coincidenti, ciò è giustificabile per l’avaria del gommone.

Tra le operazioni Themis viene descritta una cattura che, a nostro avviso, sembra corrispondere alla cattura del gommone di S.: gommone sbarcato in Libia, ca 100 pax.
Rapporto Themis


Coordinate di avvistamento e di cattura indicate nel rapporto Themis:
CRONOLOGIA
Il 20 agosto 2018
TRAMONTO ore 18:04 UTC (ore 20:04 CEST)
alle ore 21.00 UTC (ore 23.00 CEST) i migranti prossimi alla traversata, vengono fatti salire su di un autobus e portati al porto di Al Zawiya. [fonte: respinti]
alle ore 23.00 UTC (ore 01.00 CEST) il gommone con a bordo 138 persone salpa alla volta di Lampedusa; è questa la destinazione che viene inserita nel gps. [fonte: respinti]
il gommone trasporta 138 persone, di cui 14 donne e 13 bambini.

https://twitter.com/rgowans/status/1032307335446884352
La nazionalità delle 138 persone è eterogenea: Mauritania, Ciad, Egitto, Sudan, Nigeria, Mali, Senegal, Gambia e Costa d’Avorio (molte donne provenivano dalla Costa d’Avorio).
Il 21 agosto 2018
ALBA ore 04:24 UTC (ore 06:24 CEST)
Verso ore 14.00 UTC (ore 16.00 CEST) A. parla con dei pescatori a bordo di un peschereccio di color azzurro, questi indicano ai migranti la giusta direzione per Lampedusa. I pescatori non parlano arabo, parlano una lingua che A. non riconosce. [fonte: respinti]
Ore 14.00 UTC
https://x.com/ItaMilRadar/status/1031908970401853440 itamilradar pubblica il tweet alle 14.20 UTC (ore 16.20 PM)


Verso le 15.00 UTC (ore 17.00 CEST) un aereo bianco e rosso (rosso con dettagli bianchi) sorvola il gommone di S., fa tre giri di ricognizione e poi lascia l’area. [fonte: respinti]
Tutti a bordo del gommone cercano di richiamare l’attenzione dell’aeroplano che sorvola la zona.
Poco dopo le 15.30 UTC (ore 17.30 CEST) il gommone sta prendendo acqua, i nostri respinti vedono in lontananza due navi: una mercantile rossa e nera con sovrastruttura bianca (K. ricorda invece colori diversi, ricorda che la nave fosse bianca e rossa) e una nave militare con bandiera italiana. [fonte: respinti]
Le due navi non sono molto distanti dal gommone. Le navi rimangono immobili, non si apprestano a soccorrere il gommone in distress, nonostante le grida di aiuto dei migranti. [fonte: respinti]
Dal gommone parte una chiamata di aiuto, effettuata con telefono satellitare. [fonte: respinti]
Risponde una persona che parla italiano, così il telefono satellitare viene passato ad una delle donne (a bordo) che parla molto bene l’italiano (probabilmente la donna era di nazionalità nigeriana).
Poco dopo le ore 16.00 UTC (ore 18.00 CEST), il 21 agosto, giorno dell’Eid, la motovedetta libica Ras Jadir ferma il gommone e costringe i migranti al trasbordo con il fine di riportarli in Libia. [fonte: testimonianza dei respinti]
TRAMONTO ore 18:02 UTC (ore 20:02 CEST)
dopo le 22.00 UTC, verso la mezzanotte ora locale, la motovedetta libica attracca al porto di Tripoli. Molti dei profughi vengono registrati dalla polizia libica e fotografati. [i respinti ricordano di essere stati assistiti, di aver ricevuto dell’acqua, ma non riescono a ricordare se al momento dello sbarco fosse presente IOM o UNHCR o MSF.]
Verso le 00.00 UTC (ore 02.00 CEST), le autorità libiche presenti al porto, dopo aver suddiviso il gruppo delle 138 persone in due sottogruppi (uomini e donne) trasferiscono i profughi nella prigione di Tarek al Matar.
@rgowans nel suo account X posta immagini e un video del momento dello sbarco; come si può vedere dalle immagini lo sbarco è avvenuto sicuramente molte ore dopo il crepuscolo.
Link: https://twitter.com/rgowans/status/1032307335446884352

Le immagini ritraggono le persone migranti al porto navale di Tripoli; è notte.

Ecco di seguito un frammento del video postato da @rgowans

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considerazioni:
Considerate le prove acquisite e la ricostruzione del caso, possiamo desumere che i respinti avessero chiamato un numero italiano, molto probabilmente chiamarono la guardia costiera italiana; AlarmPhone (AP), solitamente chiamata dai migranti in distress, risponde in inglese; inoltre sappiamo che il gommone si stava muovendo verso Lampedusa: questo potrebbe confermare la nostra ipotesi.
Crediamo fortemente che la cosiddetta guardia costiera libica intervenne perché informata della presenza del gommone di migranti, molto probabilmente coordinata da Tripoli per mezzo degli ufficiali della nave Gorgona, nave militare inviata per istruire e supportare la guardia costiera libica (missione Mare Sicuro).
Prove del coinvolgimento dello stato italiano:
Prendendo in considerazione la ricostruzione dei respinti con cui siamo in contatto, abbiamo ipotizzato la presenza di navi militari italiane; quindi, abbiamo ricostruito gli spostamenti delle navi militari italiane che nel 2018 furono mandate a Tripoli sotto l’OPERAZIONE MARE SICURO, nell’ambito della Missione Bilaterale di Assistenza e Supporto (MIASIT):
Fonte: https://www.difesaonline.it/news-forze-armate/mare/rientrata-italia-nave-gorgona:
…Domenica 2 dicembre è rientrata nel porto di La Spezia, al termine della partecipazione all’Operazione Mare Sicuro (ex Nauras) il Moto Trasporto Costiero Gorgona della Marina Militare. La nave, inserita nel Task Group 425.03, dal 12 luglio al 24 novembre 2018 ha fornito il supporto per il ripristino e il mantenimento in efficienza dei mezzi della Libyan Navy Coast Guard (LNCG), svolgendo attività di capacity building.
Lasciata Tripoli lo scorso 24 novembre, Nave Gorgona ha effettuato una sosta tecnica nella base navale di Augusta. Sabato 1 dicembre, durante la navigazione da Augusta a La Spezia nelle acque antistanti Livorno, il comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, da bordo di nave Duilio, si è recato a bordo della nave per salutare il rientro dell’equipaggio, che è stato impegnato in teatro operativo per 135 giorni.
Alle ore 10:00 di domenica mattina, consolidati gli ormeggi, il personale di Nave Gorgona ha potuto riabbracciare i propri cari terminando, di fatto, la missione…
https://www.facebook.com/FAN.DI.MARINA.MILITARE/photos/a.198153596866814/2512885308726953/?type=3:

https://www.rid.it/shownews/2277/tripoli-nave-caprera-rileva-nave-capri:

La nave Gorgona sostituì la nave Caprera nell’operazione mare sicuro; lo scopo di questa operazione era quello di “coordinare, educare, istruire e salvare” i migranti; così riporta Salvini, l’allora ministro dell’interno e Vicepresidente del Consiglio dei ministri del governo Conte I, sulla sua pagina YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=Spx2n7L7meo&t=51s
Inoltre, in questo video Salvini aggiunge … “onore ai ragazzi della Caprera che … bloccano partenze, diminuiscono il numero dei morti” …
“Dal 1° gennaio 2018, i compiti della missione sono stati ampliati ed ora comprendono le attività di supporto e di sostegno alla Guardia Costiera e alla Marina Militare libiche rafforzando quanto già in atto da parte della Marina Militare che opera nel Mediterraneo”.
Dal momento che la nave Gorgona sostituì la nave Caprera a Tripoli, possiamo ipotizzare che essa abbia gestito e coordinato le operazioni in mare della cosiddetta guardia costiera libica, poiché era proprio quello lo scopo dell’operazione militare mare sicuro.
Ricordiamo ancora una volta, che la chiamata d’emergenza effettuata dai migranti prima dell’arrivo dei libici, avvenuta integralmente in lingua italiana, ci può spingere a ritenere che lo stato italiano sia coinvolto in questo pushback. Il coinvolgimento è confermato anche dal rapporto Themis [reporting country: italy]
Inoltre sappiamo che nel Mar Mediterraneo, nella missione Mare Sicuro, erano coinvolte altre navi oltre alla Gorgona: Nave Rizzo, flag ship, Nave Alpino, Nave Carabiniere, Nave Bettica (http://www.marina.difesa.it/media-cultura/press-room/comunicati/Pagine/2018_126.aspx ), quindi possiamo credere che una di queste possa essere la nave militare italiana avvistata dalle sei vittime con cui siamo in contatto.
Altri materiali utili:
https://twitter.com/alarm_phone/status/1032009441498025989
AlarmPhone denuncia la presenza di una imbarcazione nel mar Mediterraneo centrale. Afferma nei vari tweets pubblicati di essere stata contattata da un’imbarcazione con a bordo persone migranti e di aver allertato così la MRCC di Roma e che quest’ultima avesse passato le informazioni alla cd. Guardia costiera libica.
Le persone migranti avvistarono quattro navi che rimasero inerti.
AP non riuscì mai a mettersi in contatto con le autorità libiche.
La MRCC di Roma informò AP che i libici stavano coordinando il recupero dei migranti.
AP denuncia ancora una volta l’omissione di soccorso da parte delle autorità europee.




